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SI ERA DIMENTICATO DI DIRCI CHE AVREBBE AUMENTATO LE TASSE DI 13,4 MILIONI

Oggi il Consiglio Comunale su proposta della Giunta Bucci ha approvato l'aumento dell'addizionale comunale IRPEF dallo 0,8% a una forchetta compresa tra l'1% e l'1,2% a seconda degli scaglioni di reddito.

Nelle carte della delibera si legge che il Comune prevede di incassare dall'incremento dell'addizionale circa 13,4 milioni di euro.

Una bella botta. Che peserà in media circa 100 euro all'anno a famiglia, in un momento già non facile per l'inflazione, gli aumenti della TARI e delle bollette.

Di questa manovra colpiscono due aspetti.

Il primo.
Bucci si è dimenticato di dirci in campagna elettorale che il primo atto della sua nuova giunta sarebbe stato quello di mettere le mani nelle tasche dei genovesi.
Onestà e trasparenza avrebbero voluto che facesse un cenno a questa esigenza, tanto più che l'assessore al bilancio è rimasto lo stesso.
Tanto più, aggiungo, che in piena campagna elettorale nel mese di maggio Bucci convocò un consiglio comunale straordinario per approvare una variazione di bilancio con risorse in aumento per 39 milioni.
È curioso che in campagna elettorale si incrementi la spesa, e subito dopo le elezioni si aumentino le tasse.
O forse più che curioso è solo la vecchia politica.

Il secondo.
Nonostante la delibera dica chiaramente che i genovesi pagheranno 13,4 milioni di euro in più, Bucci e Piciocchi negano che si tratti di un aumento delle imposte.
E qui ci sarebbe da ridere se non fosse una questione drammaticamente seria.
In Commissione e in Consiglio Comunale la Giunta ha tentato di dare la colpa al governo, ha detto che anche altri comuni hanno fatto come Genova, ha perfino promesso che l'aumento sarà compensato dalla rimodulazione delle aliquote.

Balle.
Il governo ha previsto che i Comuni con alto indebitamento (come Genova) possano aumentare l'addizionale.
Poi ogni comune fa come vuole. Tanto che nessuna delle grandi città ha seguito l'esempio di Bucci.
Quanto alla compensazione con la modifica delle aliquote è come dire che il Comune riprenderà ai genovesi quello che avrebbero potuto risparmiare per il calo delle tasse deciso dal governo.

Un'amministrazione seria di fronte alla necessità di scelte difficili, le annuncia in campagna elettorale e poi se ne assume la responsabilità.
La Giunta Bucci non ha fatto nè l'uno nè l'altro.

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